Vuoi creare capi d’abbigliamento a uncinetto che siano belli, comodi e su misura per te? In questa guida scopri...
ABBIGLIAMENTO FAI DA TE: Differenze tra filati e tecniche per principianti (e non).
La tua guida per iniziare a creare moda con le tue mani
Okay ragazzi, lo confesso: ci ho preso gusto. Dopo avervi portato nel coloratissimo mondo delle BORSE FAI DA TE — ecco un recap velocissimo dei tre episodi precedenti:
-LA GUIDA AGLI ACCESSORI GIUSTI.
-GUIDA PRATICA PER FODERA, FILATO E MODELLI PER OGNI STAGIONE.
Oggi ho deciso di lanciare una nuova rubrica dedicata al mondo dell’ abbigliamento per principianti e non. Se ami la creatività, la moda e l’idea di realizzare qualcosa con le tue mani… sei nel posto giusto. Insieme scopriremo passo dopo passo come iniziare, quali strumenti scegliere, e come trasformare dei semplici punti in veri e propri capi da indossare.
Regalo per te: in fondo alla pagina trovi i link ai prodotti consigliati per cominciare e un piccolo esercizio pratico con spiegazione!
PRIMI PASSI NEL MONDO DEL CROCHET
Cosa ti serve per iniziare
Per cominciare bastano pochi strumenti, ma è importante sceglierli bene:
- Uncinetti (ti consigliamo una misura tra 4 e 6 mm per cominciare)
- Filati medio-spessi (acrilico o misto cotone: facili da lavorare)
- Forbici
- Aghi da lana per le rifiniture
- Marca-punti per non perdere il filo… letteralmente!
- uncinetto verve forbici
- aghi segnapunti
I punti base da imparare
Inizia con questi 5 punti fondamentali:
- Catenella (ch) – la base di ogni lavorazione
- Maglia bassa (mb)
- Mezza maglia alta (mma)
- Maglia alta (ma)
- Cerchio magico – perfetto per lavorazioni in tondo
Vi lascio un interessantissimo articolo che ho scritto qualche mese fa con tutte le spiegazioni dei punti basic se volete rispolverare vecchie nozioni o volete lanciarvi per la prima volta in questo meraviglioso MONDO DEI PUNTI BASICI A UNCINETTO.
Esercizio pratico
Non dimenticare che come in ogni ambito, anche in quello del crochet l’ allenamento è ciò che formerà la tua parte creativa. Crea un piccolo rettangolo di prova:
- Avvia 15 catenelle
- Lavora 3 righe a maglia bassa
- 3 righe a mezza maglia alta
- 3 righe a maglia alta
Questo ti aiuterà a sentire la differenza tra un punto e l’altro e a riconoscere la struttura.
TECNICHE INTERMEDIE
Hai preso confidenza? Ottimo! Ora puoi iniziare ad aggiungere varietà e struttura.
Cos’è un aumento all’uncinetto?
Un aumento serve per aggiungere punti all’interno di una riga o di un giro, in modo da allargare il lavoro. È indispensabile per modellare capi (es. maniche, spalle, fianchi, scollature) o per fare lavorazioni in tondo come cappelli o top top-down.
Come si fa un aumento a uncinetto (in righe lineari)
Esempio base: Aumento con maglia bassa
- Lavora una maglia bassa normalmente.
- Nello stesso punto in cui hai appena lavorato, entra di nuovo con l’uncinetto.
- Lavora una seconda maglia bassa.
Risultato: nel punto in cui ne avevi uno solo, ora ne hai due. Hai fatto un aumento.
Puoi fare lo stesso con qualsiasi punto (mezza maglia alta, maglia alta, maglia altissima, ecc.): Basta lavorare due (o più) punti nello stesso punto di base.
Come si fa un aumento in tondo (es. cerchio magico)
Quando lavori in tondo (come nei granny o nei top circolari), l’aumento serve per mantenere piatto il lavoro.
Esempio: secondo giro dopo il cerchio magico.
- Hai lavorato 6 maglie basse nel cerchio magico.
- Nel secondo giro, fai 2 maglie basse in ogni punto del giro precedente → ottieni 12 maglie.
- Terzo giro: 1 maglia bassa, poi aumento (2 nello stesso punto) → ripeti.
Gli aumenti vanno spaziati con regolarità per ottenere un cerchio armonioso.
Quando si usano gli aumenti nei capi d’abbigliamento?
- Per svasare una gonna
- Per modellare il fianco di un top o un gilet
- Per creare maniche raglan o a campana
- Nei progetti top-down, in punti specifici (spalle, giromanica)
Consiglio pratico: Se sei all’inizio, usa i marca-punti per ricordarti dove hai fatto l’aumento. Questo ti aiuta a mantenere il lavoro simmetrico.
Cos’è una diminuzione a uncinetto?
Una diminuzione serve per ridurre il numero di punti su una riga o un giro. È utilissima per stringere il lavoro: ad esempio per creare una scollatura, modellare la vita o la manica di un capo.
In parole semplici: Si tratta di lavorare due (o più) punti insieme, per trasformarli in uno solo.
COME SI FA UNA DIMINUZIONE CON I PUNTI BASE
Ti spiego le più usate, con terminologia semplice
Diminuzione con maglia bassa (mb2ins)
- Inserisci l’uncinetto nel primo punto e prendi il filo → hai 2 asole sull’uncinetto.
- Inserisci l’uncinetto nel punto successivo e riprendi il filo → ora hai 3 asole.
- Riprendi il filo e passalo attraverso tutte e 3 le asole.
Hai trasformato 2 maglie in 1 sola.
Diminuzione con mezza maglia alta (mma2ins)
- Fai una gettata, inserisci l’uncinetto nel primo punto → prendi il filo → 3 asole.
- Fai un’altra gettata, entra nel secondo punto → prendi il filo → 5 asole.
- Fai una gettata finale e passa attraverso tutte e 5 le asole insieme.
Diminuzione con maglia alta (ma2ins)
- Fai una gettata, entra nel primo punto → prendi il filo → 3 asole.
- Chiudi le prime 2 asole.
- Fai una nuova gettata, entra nel secondo punto → prendi il filo → 4 asole.
- Chiudi due asole, poi chiudi le ultime due.
Risultato: hai un solo punto dove ce n’erano due.
Dove si usano le diminuzioni nei capi d’abbigliamento?
- Per stringere la vita di un top, cardigan o vestito
- Per modellare la spalla o la manica
- Nelle scollature a V
- Per creare effetti svasati o affusolati
TRUCCHETTI PER PRINCIPIANTI
- Usa marca-punti per segnare dove inizi a diminuire.
- Se ti confondi, fai una prova su un campione!
- Per una diminuzione invisibile, esistono anche varianti avanzate (es. "invisible decrease" nella maglia bassa), ma per iniziare vanno benissimo quelle classiche.
Lavorazioni decorative
- Granny square – un grande classico, versatile e colorato
- Punto nocciolina – volume e stile
- Punto ventaglio – elegante e leggero
IL TUO GUARDAROBA HANDMADE
L’obiettivo di questo modulo è uno solo, ma importantissimo: aiutarti a realizzare capi che ti rappresentano davvero.
Non solo belli da vedere sui social o su una gruccia… ma da vivere, indossare, amare ogni giorno.
Realizzare un guardaroba handmade significa unire stile personale, praticità e soddisfazione. Ecco come iniziare con il piede – anzi, con l’uncinetto – giusto!
Come scegliere il progetto giusto per te
Sei all'inizio? Comincia in modo intelligente:
Parti da modelli semplici e lineari, come:
- Top estivi a pannelli
- Canotte con punto base o granny
- Scaldacuori aperti davanti (senza maniche né colli)
Evita invece (per ora):
- Capi oversize: richiedono più calcoli e filato
- Modelli troppo elaborati o traforati: bellissimi ma difficili da adattare alle misure
Consiglio: prediligi pattern divisi in pannelli (fronte + retro), perché sono facili da gestire e si possono correggere facilmente strada facendo.
Consigli su taglie, misure e adattamento
Spesso si pensa che all’uncinetto basti seguire uno schema e tutto vada bene. Ma un capo che veste bene è frutto di misure prese con cura e scelte consapevoli. Ecco cosa tenere a mente:
1. Impara a prendere le misure del tuo corpo
Arma fondamentale del guardaroba handmade! Ti bastano:
- Circonferenza busto
- Lunghezza dal collo ai fianchi
- Larghezza spalle
2. Riconosci la struttura del modello
Ci sono due approcci principali:
- Top-down (dall’alto verso il basso): perfetti per modificare man mano. Parti dal collo e scendi, adattando larghezza e lunghezza secondo le tue esigenze.
- A pannelli (fronte e retro cuciti insieme): più semplice da gestire, ideale per principianti.
Suggerimento: se sei indecisa, inizia da un gilet o da una canotta a pannelli rettangolari. Ti aiuteranno a capire come si comporta il filato senza complicarti la vita con le maniche.
3. Scegli il filato adatto per una buona vestibilità
La vestibilità di un capo dipende anche (e molto!) dal tipo di filato:
- Filati troppo rigidi rischiano di “tirare” e non cadere bene.
- Filati troppo morbidi o pesanti possono deformare il lavoro.
I migliori per iniziare?
- Misti cotone-acrilico: si lavorano bene, tengono la forma, sono lavabili
- Filati leggermente elasticizzati o soffili: più morbidi sulla pelle e modellabili
Crea il tuo primo capo come se fosse una prova generale: misuralo su di te man mano che lo realizzi, annota ogni modifica e… non avere paura di sbagliare!
Ogni punto ti porterà un po’ più vicino a un armadio pieno di cose fatte con amore, ago e filo.
FILATI: COME SCEGLIERLI IN BASE AI PROGETTI E ALLE STAGIONI
La scelta del filato è la chiave per la riuscita di un capo. Anche il progetto più bello, se realizzato con il filato sbagliato, può risultare pesante, poco confortevole o difficile da indossare.
Per questo motivo è fondamentale abbinare filato, stagione e progetto, trovando il giusto equilibrio tra estetica, comfort e funzionalità.
Estate – Freschezza e leggerezza
In estate la parola d’ordine è traspirabilità. Serve un filato che non scaldi, che lasci respirare la pelle e che abbia una buona resa anche nei punti traforati o nei capi a rete.
Scegli:
- Cotone naturale: fresco, opaco, ideale per top, canotte, coprispalle e abiti estivi.
- Lyocell : si distingue per la sua sostenibilità e le caratteristiche tecniche che la rendono adatta a diversi usi, tra cui l'abbigliamento, la biancheria intima e i tessuti per la casa.
- Viscosa vegetale: lucentezza, leggerezza e morbidezza.
Filati consigliati:
Frida – misto cotone dal tocco artigianale
Viscoiggy – filato estivo lucido e morbido
Ecodonny – fresco, opaco, naturale al 100%
Ideali per: crop-top, vestiti svasati, canotte, bolerini estivi
Inverno – Calore e morbidezza
Quando fa freddo, il filato deve scaldare e avvolgere. I progetti diventano più spessi, a volte oversize, ma sempre confortevoli e da portare a diretto contatto con la pelle.
Scegli:
- Lana: scalda, isola, respira.
- Alpaca: soffice e leggera, trattiene il calore senza appesantire.
- Mohair: effetto nuvola, ideale per capi vaporosi e caldi.
Filati consigliati:
Barry – lana grossa per maglioni chunky
Armstrong – baby alpaca top quality
Nirvana – soffilo sfumato in lana e mohair
Ideali per: cardigan, pullover, mantelle, gilet oversize
Mezza stagione – Versatilità e adattabilità
Autunno e primavera sono stagioni in cui il clima è variabile. Serve un filato di peso medio, né troppo caldo né troppo leggero, per creare capi stratificabili e facili da adattare.
Scegli:
• Misti cotone-acrilico: uniscono la freschezza del cotone alla resistenza dell’acrilico
• Filati elasticizzati: per una vestibilità più fluida
• Gomitoli fantasia: perfetti per rendere unico anche un modello semplice
Filati consigliati:
Metallica – filato sfumato da mezza stagione
Alicia – misto leggero e colorato, con ottima resa
Ideali per: scaldacuore, cardigan leggeri, top da sovrapporre, maglie traforate
BONUS TIPS – 5 Domande da farti prima di scegliere il filato:
- In quale stagione indosserò il capo?
- Il progetto richiede un filato strutturato o fluido?
- Quanto deve essere elastico o cadente?
- Il filato è lavabile facilmente?
- Il colore e la texture valorizzano il mio punto preferito?
GLOSSARIO DEI PUNTI E DEI TERMINI
Tutto quello che devi sapere per leggere e capire uno schema all’uncinetto.
Quando entri nel mondo dell’uncinetto, ti accorgi che ogni schema ha un suo linguaggio, fatto di sigle, abbreviazioni e simboli. Può sembrare un codice segreto, ma una volta capito… non vorrai più farne a meno!
In questo modulo trovi un mini glossario essenziale per leggere, scrivere e comprendere ogni istruzione uncinetto – da quelle base fino ai modelli più complessi.
SIGLE FONDAMENTALI
(quelle che incontrerai praticamente ovunque)
- Ch–Catenella: È il punto base da cui parte quasi tutto. Si lavora avvolgendo il filo sull’uncinetto e facendolo passare nell’asola. Si usa per avviare un lavoro o per creare spazi tra altri punti.
- Mb – Maglia bassa: Punto semplice e compatto, usato per bordi, basi e lavori fitti. Ottimo per i principianti!
- Mma – Mezza maglia alta: Più alta della mb, ma più bassa della ma. Veloce da lavorare, crea una trama morbida.
- Ma – Maglia alta: Punto arioso, allungato, spesso presente in capi estivi e motivi traforati. Molto usato in top, cardigan e granny square.
- Aum – Aumento: Si lavora più di un punto nello stesso spazio per allargare il lavoro. Utile per svasare un capo o ampliare una forma.
- Dim – Diminuzione: Si lavorano due o più punti insieme per ridurre la larghezza. Fondamentale per modellare: fianchi, spalle, scolli, maniche.
TERMINI DA CONOSCERE BENE
- Giro: Si usa quando si lavora in tondo. Ogni giro inizia e finisce nello stesso punto (es. cappelli, granny square, top circolari). Di solito si chiude con una maglia bassissima e si parte con una catenella di salita.
- Riga: È il termine usato quando si lavora in lineare (avanti e indietro). Esempio: davanti e dietro di una maglia, pannelli di un top, copertine.
- Ferri: Attenzione! I ferri sono lo strumento usato nella maglia, non all’uncinetto. Ma talvolta capita di sentire “ferri” usato per indicare le righe. In un contesto preciso è sempre meglio dire riga (per l’uncinetto) e ferro (per la maglia ai ferri).
BONUS: ALTRI TERMINI UTILI
- Avv – Avviare: L’inizio del lavoro, spesso con una catenella di base.
- Chiusura invisibile: Tecnica per evitare lo “scalino” alla fine di un giro, per un effetto più pulito.
- Salita: Le catenelle che si fanno a inizio giro (1 per mb, 2 per mma, 3 per ma), per “alzare” il lavoro al livello del nuovo punto.
- Schema o pattern: Disegno o spiegazione scritta di un progetto.
- Campione: Un quadratino (es. 10x10 cm) di prova per vedere quanti punti e righe servono.
Essenziale per realizzare capi che vestono bene!
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Rosaria Tessiland®