Quante volte vi siete posti queste domande:Che filo usare per realizzare una borsa fatta a mano? Quando filo...
Borse a uncinetto fai da te: DIFFERENZE TRA I FILATI.
Prima di scegliere il filo… conosci davvero i filati?
Siamo ufficialmente entrate nel club delle crochet addicted. Non è (solo) una moda passeggera, è un ritorno alla manualità, alla lentezza, al “fatto con amore”. E se tra le vostre board Pinterest ci sono più borse crochet che cappotti Céline, allora questo appuntamento settimanale è per voi.
Benvenute in BORSE A UNCINETTO FAI DA TE, la nuova rubrica che ogni settimana vi accompagnerà nel viaggio della realizzazione della vostra borsa handmade. Perché, amiche mie, fare una borsa a mano non è solo questione di saper fare una maglia bassa. È progettazione, stile, materiali, tecnica… e una buona dose di domande giuste.
E la prima da porsi è: che filo uso?
Filati: tutto quello che devi sapere prima di scegliere
Il mondo dei filati può essere affascinante quanto un vintage market a Parigi, ma anche insidioso come i saldi online senza resi. Non tutti i filati sono adatti a una borsa, e no: non basta scegliere “il più carino”.
JUTA, RAFIA, FETTUCCIA DI LYCRA: FACCIAMO CHIAREZZA
Tre filati, tre mondi. Ecco cosa li distingue (e come usarli al meglio per le tue borse handmade).
JUTA
Idea creativa della Fata Tuttofare:
Origine: Fibra naturale ottenuta dalla pianta Corchorus.
Aspetto: Grezzo, opaco, dal color sabbia o beige naturale.
Mano: Ruvida, consistente, rigida.
Resa: Molto strutturata, tiene bene la forma.
Ideale per:
- Borse da mare, shopper rustiche, secchielli estivi
- Stile boho, country, etno-chic
Tip: Meglio usarla con uncinetti metallici o ergonomici robusti. Perfetta per borse che non necessitano di fodera.
RAFIA NATURALE
Idea creativa dell' Angolo di Criss:
Origine: Ricavata dalle foglie della palma Raphia, è una fibra 100% vegetale.
Aspetto: Sottile, leggermente lucido, effetto paglia intrecciata.
Mano: Leggera, rigida ma più flessibile della juta.
Resa: Aria di vacanza assicurata: dona subito l’effetto “borsa di paglia chic”.
Ideale per:
- Cappelli e borse estive, clutch e handbag da giorno
- Mood gipsy, safari o resort
Tip: Va lavorata con attenzione e uncinetti di misura adatta. Meglio usarla con modelli semplici o semi-rigidi.
FETTUCCIA DI LYCRA
Idea creativa, di super tendenza in questo momento, a cura dell' Angolo di Criss:
Origine: Tessuto elastico sintetico, spesso derivato da scarti di produzione tessile (riciclo creativo).
Aspetto: Lucido, coloratissimo, effetto “tessuto elasticizzato”.
Mano: Morbida, fluida, elastica.
Resa: Morbidezza e volume, ideale per lavorazioni veloci e modelli sportivi o casual.
Ideale per:
- Zainetti, borse morbide, tracolle maxi
- Mood urban, streetwear, pop
Tip: Si lavora con uncinetti grandi (n. 8-10) e mani rilassate. Perfetta per borse daily o da palestra.
Caratteristica | Juta | Rafia Naturale | Fettuccia di Lycra |
Origine | Naturale (fibra) | Naturale (foglia) | Tessuto |
Consistenza | Rigida | Rigida ma leggera | Morbida ed elastica |
Aspetto | Grezzo opaco | Lucido vegetale | Lucido e colorato |
Difficoltà | Media/Alta | Media | Facile |
Stile Ideale | Country/Boho | Estivo/Chic | Urban/Pop |
Uncinetto Consigliato | Ergonomico Robusto | Media Misura (4-6) | Grande (8-10) |
Guida ai cordini per borse handmade: quale scegliere?
Certamente! Ecco una versione ampliata e narrativa del paragrafo dedicato ai cordini, pensata per essere usata come sezione centrale in un articolo (magazine o blog) o come introduzione a una guida, mantenendo uno stile coinvolgente e informativo: I cordini: l’anima della tua borsa.
Quando si parla di borse fatte a mano, il cordino è il punto di partenza, il cuore del progetto, quello che ne determina stile, forma, tenuta e identità. Non è solo una questione di gusto o di colore: è la materia prima con cui modelliamo il nostro accessorio, la voce tessile che racconta la nostra idea creativa.
Ma il mondo dei cordini non è affatto tutto uguale. Anzi, è vasto, stratificato, tecnico e affascinante.
Per le principianti?
Il Thai Sublime è la scelta più amata: è morbido tra le dita, si lavora con facilità anche con punti base come maglia bassa o punto canestro, e ha una tenuta perfetta che permette alla borsa di mantenere la forma senza dover ricorrere subito a scocche o rinforzi. Disponibile in tinta unita, sfumato e anche in versione lamé (Thai Sublimelux), è l’ideale per iniziare ma anche per creare progetti professionali e trendy.
Cerchi struttura e presenza?
Il SuperThai è il gigante buono: spessore importante, grande resa visiva, perfetto per maxibag, cestini contenitivi e persino tappeti. Si lavora con uncinetti grandi e ti regala in poche maglie un risultato d’impatto.
Vuoi un effetto elegante e raffinato?
Il Thai Skinny, più sottile di tutti, è nato per mettere in risalto la struttura del punto. Pensalo su una borsetta da sera lavorata a punto nocciolina o su una clutch con motivi geometrici: dettagli definiti, texture preziosa, risultato couture.
Per chi ama la versatilità?
Il Thai Slim è il cordino “passe-partout” per eccellenza. Sta in mezzo, tra il Sublime e lo Skinny, ma si fa notare per adattabilità e resa. Va bene per borse, bomboniere, portavasi, accessori e si trova anche in versione sfumata, perfetta per giochi cromatici moderni.
Budget ridotto ma non vuoi rinunciare allo stile?
Il Thai Lurex è un ottimo compromesso: economico, disponibile in tantissime varianti, arricchito da un filo lurex che dona brillantezza. È perfetto per progetti in serie come bomboniere, pochette da regalo o piccole creazioni natalizie. Unica avvertenza: essendo molto venduto, le partite cambiano spesso, quindi occhio al codice colore!
Effetto coda di topo ma a un prezzo accessibile?
Il Rowen è l’alternativa smart: brillante, sottile, molto elegante. Ottimo per borse compatte, tracolline e piccole pochette. Con lui si ottiene quell’effetto “moda urbana” senza dover ricorrere ai materiali classici più costosi.
Hai un’anima rustica o ami lo stile country?
Allora il Ternes e il Tornado fanno per te. Entrambi in misto cotone, opachi, morbidi e naturali al tatto. Il Ternes è più spesso, ideale per borse in stile shabby chic, tende, tappeti e cuscini in stile macramè. Il Tornado, invece, è la sua versione più sottile e definita, perfetta per lavori più elaborati o raffinati.
E per l’inverno?
Il Freddy è il cordino lanato che ti salva la stagione. Unisce il calore visivo della lana a una costruzione compatta che lo rende resistente, professionale e duraturo. Le borse realizzate con il Freddy non si infeltriscono né si deformano: una scelta furba per accessori invernali con stile boho-chic.
Il più creativo di tutti?
Il Chobin. Tubolare, elastico, futurista. Non solo borse: il Chobin si presta a progetti artistici, creazioni scultoree, rami, fiori stilizzati e forme 3D. Si può addirittura riempire con un'anima interna (metallo, plastica…) per dare vita a strutture che sembrano uscite da un’esposizione di design.
E infine un’ esplosione di cordino.
Grazie alla sua struttura compatta e alla qualità dei materiali, il cordino Olly è perfetto per una vasta gamma di applicazioni. Che tu voglia realizzare borse, cestini, tappeti o decorazioni per la casa, questo filato ti assicura risultati straordinari. Inoltre, è l'ideale per chi pratica il macramè, offrendo una tenuta impeccabile nei nodi e un effetto estetico ricercato.
Ogni cordino ha una personalità, e ogni borsa che crei racconta un pezzetto del tuo stile e della tua manualità. Scegliere quello giusto non è solo una decisione tecnica, ma un gesto d’autore.
Scopri tutte le differenze tra i principali filati Tessiland: da quelli perfetti per iniziare, fino alle proposte più tecniche e stilose.
PARTE 1:
Nome Filato | Caratteristiche | N. Uncinetto | Ideale per | Note |
Thai Sublime Thai SublimeSfumato Thai SublimeLux |
Morbido, facile da lavorare, regolare |
3-4 |
Borse per principianti, progetti continuativi. |
Disponibili in 3 varianti |
SuperThai |
Il più grosso della gamma, molto strutturato |
4-5 | Maxibag, tappeti, cestini | Volume ed effetto WOW |
Thai Skinny |
Il più sottile tra i Thai, elegante e preciso |
2-3 | Bag con punti bubble | Esalta la definizione del punto |
Thai Slim Thai SlimSfumato |
Versatile, spessore intermedio |
2.5-3 | Borse, bomboniere, home decor | Disponibile in 2 varianti |
Thai Lurex |
Economico, con lurex |
3-4 | Bomboniere, borse | Attenzione ai cambi partita |
PARTE 2:
Rowen | Simile alla coda di topo | 2-3 |
Borse compatte, lavorazione lucida |
Simile alla coda di topo classica, 100% Made in Italy |
Ternes | Misto cotone, spesso, opaco | 7-8 |
Macramè, borse shabby, tende, tappeti |
Aspetto rustico e country |
Tornado |
Misto cotne, più sottile del Ternes |
5-7 | Borse in stile più fine, lavorazioni dettagliate | Ottimo per chi cerca precisione nel macramè |
Freddy | Cordino lanato | 7-8 | Borse invernali | Non si rovina e non rilascia pelucchi |
Chobin |
Tubolare, elastico, creativo |
5-7 |
Accessori artistici, forme 3D, rami decorativi |
Si può inserire un fil di ferro all' interno per creare delle applicazioni |
Olly | Misto cotone, circolare, opaco | 9-10 | Borse, cestini, accessori, home decor, macramè | Ottimo per gli amanti del fai da te e dell' home decor. |
Qual è il tuo cordino ideale?
- Se sei all’inizio, scegli il Thai Sublime: è il perfetto equilibrio tra morbidezza e struttura.
- Per borse grandi e accessori d’arredo, punta sul SuperThai.
- Vuoi eleganza nei dettagli? Il Thai Skinny è la tua arma segreta.
- Per creatività e forme fuori dagli schemi, il Chobin è un jolly straordinario.
- Stagione fredda in arrivo? Il Freddy è il tuo compagno boho per l'inverno.
Cominciamo dalle macro differenze da conoscere prima di scegliere.
Spessore
Lo spessore del filato determina la struttura della borsa. Più è grosso e compatto (tipo cordino o fettuccia), più la borsa sarà rigida e stabile. Filati troppo sottili? Esteticamente top per i dettagli, ma richiederanno rinforzi (scocche, termoindurenti, reti…).
Utilizzo
Shopper capiente? Pochette da sera? Mini bag per l’estate? Ogni modello ha il suo filo perfetto.
Cordino Thai per borse rigide e definite.
- Fettuccia elasticizzata per pochette morbide e lavorazioni veloci.
- Lana grossa o acrilico strutturato per borse invernali.
- Cotone cerato o lucido per micro bag e clutch da sera.
Stagione
Come la moda, anche il crochet ha le sue stagioni.
In estate dominano cotoni leggeri e colorati, in inverno entrano in gioco filati effetto pelliccia, lana bouclé, filati glitterati.
Provenienza e reperibilità
Non tutti i filati si trovano facilmente, e alcuni (soprattutto quelli più tecnici o fashion) vanno ordinati online o cercati presso rivenditori specializzati. Il mio consiglio? Affidatevi a brand che garantiscono qualità, tracciabilità e assistenza. Meglio se made in Italy.
Tendenza
Sì, anche i filati seguono le tendenze. Quest’anno? Via libera a:
- colori sorbetto
- filati mélange
- effetti lurex
- filati opachi con texture polverosa
Uncinetti: lo strumento giusto per iniziare (e per innamorarti del lavoro a mano)
Chi l’ha detto che un uncinetto vale l’altro?
Come per le scarpe, la differenza tra lavorare bene e lavorare “meh” può essere tutta nell'impugnatura.
E fidati: quando inizi a fare borse — specie con filati strutturati come cordini, fettucce o rafie — avere lo strumento giusto cambia tutto.
Sul mercato esistono:
Uncinetti classici in alluminio
Leggeri, economici, perfetti per chi è alle prime armi e vuole sperimentare con diversi spessori. Ma attenzione: se lavori a lungo, potrebbero affaticare la mano.
Uncinetti con impugnatura ergonomica
I più consigliati per chi lavora spesso e a lungo. L’impugnatura in gomma o silicone antiscivolo rende la presa salda, confortevole e… sì, anche fashion-friendly. Sono perfetti per i cordini, perché ti aiutano a dosare la forza senza “strapazzare” le dita.
Uncinetti in bamboo o legno
Esteticamente bellissimi, eco-friendly, leggeri. Ottimi per lavori delicati o con filati naturali, ma risultano più “lenti” perché non scivolano come il metallo. Se ami il lavoro meditativo e rilassato, sono un’ottima scelta.
Ma come scelgo la misura giusta?
La misura dell’uncinetto va sempre calibrata in base al filato.
Se stai lavorando con cordini corposi o fettucce, meglio usare uncinetti tra il n. 5 e il n. 9 (a seconda dello spessore).
- Un uncinetto troppo sottile renderà il lavoro faticoso, il punto troppo stretto e il tessuto eccessivamente rigido.
- Un uncinetto troppo grande, al contrario, renderà la borsa molle e priva di forma.
La regola d’oro?
Prova sempre un campioncino di 10x10 cm prima di iniziare la borsa: ti aiuterà a capire se il filo e l’uncinetto vanno d’accordo.
Un consiglio in più
Se pensi di realizzare più di una borsa (spoiler: lo farai), considera l’acquisto di un set di uncinetti ergonomici in diverse misure. Oltre a essere bellissimi da vedere (e fotografare per Instagram), ti permettono di lavorare con più filati e di testare i punti con comfort assoluto.
E gli accessori?
Ne parleremo nelle prossime puntate, ma intanto tieni a mente alcuni termini fondamentali:
- Ponticelli: servono a fissare i manici alla borsa
- Occhielli: rinforzano i fori per catenelle, chiusure, decorazioni
- Scocca: è la base rigida della borsa, può essere in pelle, ecopelle o plastica. Non sempre serve, ma a volte… è una svolta.
Questa è solo l’infarinatura. Una panoramica per aiutarvi a non cadere nel tranello del “faccio una borsa con quello che ho”.
Che tu sia una neofita con il primo gomitolo in mano o una crochet queen con mille progetti all’attivo, capire il materiale giusto è il primo passo verso una borsa che ami davvero.
Nella prossima puntata? Parleremo di come scegliere il modello perfetto per il tuo stile e livello.
Perché ogni borsa racconta una storia… e la tua merita di essere scritta bene, punto dopo punto.
Seguimi ogni settimana per nuovi tips, progetti e consigli dal mondo delle borse DIY. Perché la moda, anche quella handmade, ha le sue regole. E noi le scriviamo con l’uncinetto in mano.
Rosaria Tessiland®